FUJIFILM X100V – IMPARANDO A GUARDARE – LA MIA RECENSIONE
17 March 2021
Fujifilm X100V.
Lei, si è lei. Come da 10 anni a questa parte, è indiscutibilmente una Fujifilm X100. Esteticamente cambia pochissimo rispetto alle generazioni precedenti. Ma la sostanza cambia. Tanto e radicalmente.
A unocchiata distratta nella scocca non cambia molto. Specie nella parte frontale. Ma sul retro è palese che la filosofia del progetto è stata portata a un altro livello. Ci sono meno pulsanti. Tutto è ancora più lineare e semplice. Nessuna distrazione, cè solo quel serve.
E in unepoca in cui le macchine fotografiche stanno perdendo sempre più la loro fisicità e diventando dei computer in miniatura, francamente, è rincuorante. |
La nuova, bellissima X100V. Uno dei pochi dettagli a distinguerla frontalmente è la denominazione II della lente, interamente rivista.
Fujifilm x100V
Fujifilm X100V, dorso posteriore. Evidente la semplificazione. Pochi tasti, cè solo quel che serve. Nessuna distrazione superflua.
La fotocamera che vi
insegna a guardare.
Parafrasando Dorothea Lange la macchina fotografica è quello strumento che vi insegna a vedere, quando non avrete la macchina fotografica con voi. Ecco, la X100V è esattamente questo: lo strumento perfetto per imparare a vedere. I motivi sono tanti. In prima battuta perché è una macchina che potrete avere sempre con voi, visti i pesi ridotti ( 400 grammi ) e gli ingombri altresì ridotti in gioco.
In seconda battuta perché è una macchina fotografica con un mirino unico al mondo. Si tratta di un mirino ibrido. La base è quella di un mirino ottico galileiano – che in questultima versione è stato ingrandito. Ma grazie alla leva posta anteriormente, contraddistinta da una rifinitura rossa- si può passare a un mirino interamente elettronico o addirittura impostare in piccola sovrimpressione, nel mirino ottico, un crop digitale della zona dove state mettendo a fuoco. Rendendo così molto semplice leventuale gestione della messa a fuoco manuale. |
Perché un mirino
simile è un valore
aggiunto inestimabile?
La domanda è semplice, la risposta è molto molto complessa. Se dovessi pensare a qualcuno che sta iniziando ad approfondire seriamente quella meravigliosa arte che è la fotografia, non mi sentirei di consigliargli una macchina con un mirino elettronico. Seppur questo porti con sé un considerevole numero di vantaggi ( dimensioni ridotte, maggior discrezione in fase di scatto, pesi ridotti, etc ). Il problema dei mirini elettronici è che vi fanno previsualizzare il risultato finale PRIMA di aver scattato. E per chi sta costruendo la propria capacità mentale di previsualizzazione dellimmagine che vorrebbe ottenere, questa scorciatoia, a mio parere, diventa estremamente pericolosa. Impigrisce mentalmente ed inibisce questo lavoro, che però è un processo fondamentale per qualsiasi fotografo. Non è un problema per chi scatta da tanti anni e alle spalle ha centinaia di migliaia di scatti. Perché questo processo è già ampiamente acquisito .ma per chi lo sta affinando può essere pericoloso. La X100V vi porta in dote le migliori caratteristiche del mirino ottico, che in questo caso non è solo estremamente grande, diretto e luminoso, ma vanta anche delle cornici che vi fanno vedere quel che sta per entrare nella vostra inquadratura. Permettendovi di avere un vantaggio sullanticipare lazione che sta per accadere. Ed oltre a ciò, in caso di necessità, avrete anche un mirino elettronico di buon livello. Usatelo meno del mirino ottico, però. Perché quando capirete cosa vi permette il mirino ottico, e cosa comporta a livello propedeutico, sarete riconoscenti di aver faticato un filino in più. Ma otterrete ben altri risultati. |
Torre Flavia, 2021. Fujifilm X100V
La macchina
fotografica per tutti i
giorni.
Una scampagnata al mare, due ore rubate al ritmo quotidiano, aria fresca. Due ore di passeggiata su una spiaggia pressoché deserta. Complicata lidea di portarsi dietro macchine fotografiche ed obiettivi ingombranti. Ma una macchina che può entrare nella tasca larga di un jeans o di una tasca larga di un giaccone? Ci sta tutta, come può starci nella gita fuori porta improvvisata, ad unoretta di strada da casa. Dove anche li, diventa fuori luogo unattrezzatura pesante ed ingombrante. |
Canale Monterano, 2021. Fujifilm X100V
Canale Monterano, 2021. Fujifilm X100V
Sulla strada di ritorno da Canale Monterano, verso Torre Flavia. Fujifilm X100V
Un approccio diverso
Simulazione
pellicole e curve di
contrasto.
Sono un fotografo professionista da tanti anni. E credo che la conversione del RAW, il negativo digitale, sia sempre la strada preferibile in termini qualitativi, ma soprattutto in termini di possibilità di poter strutturare la propria progettualità secondo lestetica più adatta a quel che vogliamo comunicare. Gastel affermava che la ricchezza del digitale era la possibilità di poter scegliere la pellicola, dopo aver scattato. E non prima, come il mondo analogico ci imponeva. E concordo assolutamente. Ma esiste anche unesperienza diversa, quella di poter partire con una serie di preset, che Fujifilm chiama pellicole ed una serie di possibilità di personalizzazioni, come lottimizzatole della gamma dinamica e la possibilità di disegnare direttamente in camera la curva di contrasto ( anche se limitatamente, con soli due punti .). Tutti questi strumenti, ottimamente integrati nella Fuji, sono eccezionali nel produrre quelli che probabilmente sono tra i migliori JPEG, cioè file finiti, direttamente dalla fotocamera, senza dover ritoccare. Avere unidea molto più precisa di quello che sarà il vostro risultato finale è una gran cosa ed un ottimo esercizio per esercitarvi a scattare ottimizzando i parametri che più vi interessano, in relazione alla forma, allestetica che ritenete adatta a quel che volete comunicare. Molte delle foto che vedete nella recensione hanno subito pochissima post, soltanto una questione di sfumature nelle ombre e nelle luci che i RAW permettono, ma il mood è stato ottenuto già in fase di scatto. |
Ostia, 2021. Fujifilm X100V.
Ostia, 2021. Fuji X100V. 2500 ISO
Ostia, 2021. Fujifilm X100V
Versatilità e duttilità
Come abbiamo detto la resa, di base molto pittorica, delicata, con passaggi tonali delicati, di cui in parte va ringraziata lottica nuova, completamente riprogettata rispetto al passato, può essere personalizzata a piacere con i vari strumenti a disposizione. Ci sono anche altre voci, come la possibilità di avere blu più carichi, modulare la grana, etc. Potete cucirvela addosso, secondo i vostri gusti.
E se posso darvi un consiglio, provata ad usare, come base di partenza del contrasto, una curva pi? Bisogno di aiuto? Se hai bisogno di aiuto per un ordine o per acquistare o vuoi più informazioni sui pagamenti. Vienici a trovare! Con il nostro show-room di 800mq siamo lo store della fotografia più grande del centro Italia. Siamo a Roma in Via Germanico, 168/A, 00192 Lun – Ven 10:00–13:00 / 15:00-19:00 Sab 10:00–13:00 |